Il rito funebre ha delle origini antichissime, le pratiche di sepoltura di tumulazione e di cremazione sono sempre state fatte sin dall’antichità, per questo da culture passate abbiamo ereditato dei riti che vengono fatti ancora oggi.
Partendo dalla cultura egizia si hanno ricordi d’importanti riti funebri come ad esempio quello del faraone, il cui corpo era messo all’interno della piramide sepolto con tutti i suoi averi. Tra i riti funebri più conosciuti legati alla civiltà antica sicuramente quello più conosciuto è quello greco.
Come funziona il rito funebre greco
La conoscenza che abbiamo riguardo ai riti funebri greci la dobbiamo agli antichi poemi dove sono presentate figure come quella di Ade, dio della morte e di Caronte, chi traghetta le anime nell’aldilà in cambio di due monete che servono per non far vagare le anime per sempre.
Nel grande poema di Omero l’Iliade è presentato le cerimonie funebri dei grandi guerrieri che erano vestiti con i loro abiti migliori e posti su una pira dove era bruciato il corpo e si procedeva poi a dodici giorni di lutto durante i quali erano fatti canti funebri e giochi in onore del defunto.
Oltre alla cremazione c’era anche la pratica della tumulazione e qui era molto importante la cura della tomba che era addobbata con delle suppellettili del defunto, mentre la pratica della sepoltura si sviluppa dal IV secolo a.C.
La cura della tomba era di primaria importanza, infatti, sono stati trovati numerosi oggetti come vasi e incisioni dedicate al defunto.
Il rito funebre dell’antica Grecia era diviso in tre parti:
- Pròthesis: era la prima fase del rito in cui i parenti si riunivano vicino al corpo del defunto e lo vegliavano per tre giorni facendo canti e preghiere in suo onore
- Ekphorà: durante questa fase si procedeva al lungo corteo funebre e la salma veniva trasportata fino al luogo prescelto per la sepoltura, tumulazione o la cremazione
- Entophé: l’ultima fase variava secondo la zona e dell’epoca ed è quella concernente l’esecuzione del rito funebre e nel caso della cremazione gli oggetti venivano bruciati insieme alla salma.
Dopo il funerale era obbligo per tutti i parenti purificarsi dal contatto e la vista con il corpo per il defunto e venivano fatti numerosi sacrifici di animali alle divinità per accompagnare il defunto e durante i seguenti giorni di lutto era vietato per i parenti lavorare ed erano obbligati a fare preghiere e canti dedicate agli dei.
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