Il funerale vichingo
Le saghe della letteratura norrena, ci parlano di riti ed usanze assai diverse rispetto quelle in uso dalla religione cattolica. I vichinghi infatti, tendevano a salutare un loro parente o un caro amico con un rito pagano, che prevedeva la cremazione del corpo e il suo trasporto in barche funerarie, come testimoniato da parecchi reperti archeologici. La nave veniva arricchita con delle offerte funebri, legate alla professione che praticava il parante o l’amico non più in vita. Per di più capitava anche che si rendesse omaggio al defunto attraverso dei sacrifici umani, per lo più di schiavi, i quali venivano coperti insieme ai doni con pietre e terra, in modo che si creassi un tumulo, ovvero un monticello di pietra. Ancora oggi, in onore dei capitani vichinghi e del re, è possibile vedere alcuni dei più importanti tumuli, nel cimitero del colle di Borre e a Lindholm in Danimarca.
Il funerale cattolico
All’interno del nostro stato, facciamo uso di un rito più religioso e più complesso dal punto di vista burocratico e organizzativo. In genere, i parenti del defunto, possono scegliere tra tre diverse tipologie di sepoltura: Inumazione, tumulazione o la cremazione, quest’ultima però prevede il deposito delle ceneri all’interno di un’urna che si può anche tenere in casa. A causa delle problematiche di cui vivono i nostri cimiteri, dal punto di vista logistico e, a causa delle complesse procedure che derivano dalla perdita di un amico, molte agenzie funebri come Verano servizi, si occupano di rispondere a tutte le conseguenze di un evento tragico come la morte. Per di più, oltre agli aspetti lontani dal lato umano come la scelta della bara, c’è la funzione: riunirsi in chiesa per salutare un’ultima volta il defunto, è decisivo per decretare un rito di stampo cattolico.
Funerale Indù. Antyeshti
I funerali indù, detti anche Antyeshti, sono un punto importante per la cultura indiana, nonostante questa abbia poi delle sfumature da regione a regione, legate alle tradizioni familiari oppure allo stato civile del defunto. Questa tipologia di funerali si caratterizza per la sua divisione in quattro diverse fasi: la prima fase prevede un rituale da compiere quando l’interessato è ancora sul letto di morte, in sofferenza. La seconda fase del rito prevede invece una funzione che accompagni la cremazione. La terza fase consiste in dei riti che consentono il passaggio dell’anima del defunto dallo stadio “spirito” a quello di “antenato”, mentre l’ultima fase, quella conclusiva, prevede un rito totalmente dedicato agli antenati. Incredibile come nel mondo esistano così tanti modi di dire addio ad una persona ed altrettanto incredibile è che tutti si accomunino sul fatto che ci sia un luogo di pace dopo una vita così caotica.
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